Indice > Biblioteca umanistica > Lettere > [Fondo] Manoscritti orientali [Fondo] Manoscritti orientali Si elencano sotto questa etichetta manoscritti di varia provenienza, i quali sono presumibilmente riconducibili ad altrettanti fondi originari, in parte elencati nel presente catalogo. Occorre in molti casi procedere a una attribuzione ex novo delle provenienze, perché le numerose vicende di dispersione e riaggregazione delle raccolte originarie, nonché i danni dell'alluvione di Firenze del 1966, che danneggiò gravemente la Biblioteca di Lettere provocando la perdita di numerosi materiali e il rimescolamento di molti altri, non consentono allo stato attuale di classificare con esattezza tutti i pezzi residui. L'interesse per gli studi orientali caratterizzò l'Istituto di Studi Superiori dalle origini fino al 1920-1930 circa. A Firenze venne infatti istituita nel 1863-64 la prima cattedra italiana di Lingue dell'Estremo Oriente, affidata ad Antelmo Severini. Nel 1860 Giuseppe Bardelli fu chiamato a ricoprire la cattedra di Sanscrito. Dal 1874 al 1922 l'Istituto fu depositario della Tipografia medicea orientale, che arricchì con caratteri cinesi, giapponesi, indiani, mancesi, devanagarici ed ebraici in modo da poter curare le proprie pubblicazioni. Nel 1871 fu costituita nel suo seno la Società italiana per gli studi orientali, poi (1876) Accademia orientale. A questa subentrò la Società asiatica italiana (cfr. Fondo Società Asiatica e Fondo Lasinio). Angelo De Gubernatis (Torino 1840-Firenze 1913): orientalista, mitologo, erudito, pubblicista (fondò e organizzò numerose riviste), dal 1862 professore di Sanscrito presso l'Istituto di Studi Superiori di Firenze, insegnamento che in varie forme coprì fino al 1891. Coi materiali raccolti nei suoi viaggi in India, a eccezione di un nutrito gruppo di manoscritti che erano stati raccolti per incarico della Biblioteca Nazionale, inaugurò il Museo Indiano di Firenze e lo diresse fino al 1891. Dopo il suo trasferimento a Roma gli subentrò nella direzione del Museo Indiano Paolo Mantegazza, che ne ottenne l'aggregazione al Museo Nazionale di Antropologia da lui diretto. I manoscritti vennero affidati alla Biblioteca di Lettere; altri materiali furono dispersi fra vari istituti dell'Università. Indice > Biblioteca umanistica > Lettere > [Fondo] Manoscritti orientali |